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13 Dicembre 2022

 

Decreto Aiuti quater: le nuove misure di Welfare

 

La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge n. 176/2022, cosiddetto Decreto Aiuti quater, recante “Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica”, conferma l’entrata in vigore delle ulteriori misure stanziate dal Governo al fine di contrastare gli effetti dell’eccezionale aumento del costo della vita.

Ritenuta, infatti, la straordinaria necessità e l’urgenza di adottare misure ad hoc per contenere gli effetti derivanti dall’aumento del costo dell’energia e dei carburanti, nonché interventi in materia di efficienza, sicurezza energetica e incremento della produzione di gas naturale, oltre a disposizioni specifiche in materia di finanza pubblica, con il Decreto Aiuti quater sono state in parte prorogate alcune delle misure già previste nei precedenti provvedimenti ed in parte inserite interessanti novità a supporto delle famiglie.

Vediamo insieme le previsioni contenute nel Decreto Aiuti quater, con particolare riferimento alle misure di sostegno disposte per fronteggiare il caro bollette.

Fringe benefit: estesa la soglia a 3.000 euro
Sempre all’art. del 3 del Decreto Aiuti quater, recante “Misure di sostegno per fronteggiare il caro bollette”, sono contenute, al comma 10, le nuove disposizioni relative ai fringe benefit.

In particolare, con il testo del nuovo decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 novembre 2022 viene innalzato per l’anno in corso da 600,00 a 3.000 euro, il tetto per l’esenzione fiscale dei cosiddetti “fringe benefit. Si tratta di una importante misura di welfare aziendale volta ad agevolare i lavoratori, che potranno vedersi rimborsare nel proprio stipendio dal datore di lavoro anche il costo delle utenze domestiche, acqua, luce e gas, fino all’importo massimo di euro 3.000.

Ricordiamo che già con il Decreto Legge n. 115/2022, cosiddetto Decreto Aiuti bis, era stata innalzata la soglia di non imponibilità dei fringe benefit, passando da quella standard di euro 258,23 annui ad euro 600,00. Adesso, con l’entrata in vigore del nuovo provvedimento, il limite per il 2022 viene eccezionalmente portato ad euro 3.000, consentendo quindi ai datori di lavoro di riconoscere ai propri dipendenti, fino a questa soglia massima, l’eventuale rimborso di spese legate alle utenze domestiche.

Sulle modalità, le tipologie di spese, i destinatari e tutte le specifiche legate al provvedimento (rimborso utenze domestiche) era già intervenuta, agli inizi di novembre, l’Agenzia delle Entrate, al fine di fornire i dovuti chiarimenti, tramite la Circolare 35/E recante “Misure fiscali per il welfare aziendale – Articolo 12 del decreto-legge 9 agosto 2022, n. 115”.

 
Imprese: possibilità di rateizzare le bollette
Con l’art. 3 del Decreto Aiuti quater recante “Misure di sostegno per fronteggiare il caro bollette”, così come previsto al comma 1, le imprese con utenze collocate in Italia e ad esse intestate avranno la possibilità di rateizzare il pagamento degli importi dovuti a titolo di corrispettivo per la componente energetica, di elettricità e gas naturale, utilizzato per usi diversi da quelli termoelettrici ed eccedenti l’importo medio contabilizzato, a parità di utilizzo rispetto al periodo di riferimento 2021, per i consumi effettuati dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023.

A tal fine, le imprese interessate potranno formulare apposita richiesta di rateizzazione (previste fino ad un massimo di 36 rate) ai propri fornitori, secondo modalità semplificate che saranno stabilite a breve con apposito decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica.

 

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