27 Novembre 2020
Decreto Ristori Ter: Aiuti per partite IVA e imprese messe in difficoltà dalle misure di contenimento dell’ultimo DCPM
Arrivano gli aiuti per le attività nelle nuove zone rosse e arancioni.
Il Governo stanzia circa 2 miliardi di euro per sostenere partite IVA e imprese messe in difficoltà dalle misure di contenimento del contagio.
Il Governo ha approvato in Consiglio dei Ministri il nuovo
Decreto Ristori Ter con l’obiettivo di espandere la platea degli aventi diritto agli
aiuti per partite IVA e imprese e di aumentare le risorse destinate a questi. Assieme al nuovo decreto è stata anche presentata la relazione da presentare alle Camere per approvare un nuovo scostamento di bilancio, necessario per finanziare le nuove misure di assistenza.
Come aveva preannunciato la Ministra del Lavoro Catalfo, il Governo ha predisposto
nuove misure per aiutare professionisti e imprese colpiti dalle restrizioni dovute al coronavirus. Il nuovo decreto Ristori Ter va sostanzialmente a ricalcare Ristori Bis, rispetto al quale si differenzia per ampiezza della platea.
Con l’ampliamento della cosiddetta “zona rossa”, che ricopre ora più Regioni, e con il passaggio di nuove Regioni a “zone arancioni”, si è creata la necessità di stanziare nuove risorse per quelle aziende e quei professionisti che sono presenti in tali territori e che vedono un impatto sulle proprie attività economiche a causa delle misure di contenimento del contagio.
Non ci sono, dunque, nuove misure previste dal Ristori Ter: si tratta, di fatto, di un’
estensione delle misure del Ristori Bis a quelle attività che sono ora in “zona rossa” e che non lo erano all’approvazione del precedente decreto. Tali imprese e professionisti avranno dunque diritto a contributi a fondo perduto come sostegno in questo momento di particolare difficoltà. L’unica eccezione è quella delle attività di
vendita al dettaglio di calzature, precedentemente non incluse ma ora coperte dal nuovo decreto.
Nello specifico, il decreto Ristori Ter stanzia: 1,45 miliardi per sostenere le attività economiche e produttive nelle Regioni che passano a una fascia di rischio più elevata; 400 milioni perché i Comuni possano adottare misure di solidarietà alimentare; 100 milioni per incrementare la liquidità a disposizione del Fondo emergenze nazionali, in grado di acquistare e distribuire farmaci per pazienti affetti da coronavirus.
Nuovi aiuti potrebbero essere contenuti nel decreto
Ristori Quater, che è previsto per dicembre. Tale decreto dovrebbe inoltre contenere anche le tanto attese proroghe fiscali, che dovrebbero consistere in una proroga al 30 aprile 2021 del secondo acconto IRPEF, IRES e IRAP di fine novembre. Non si hanno, però, certezze in merito al momento.
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